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Scuola, tempo pieno per tutti? Servono quasi tre miliardi di euro e 50mila docenti in più

La scuola primaria è probabilmente quella che rischia di più. Il tempo pieno infatti può essere da 24 – 30 – 40 ore (su cinque giorni settimanali), ma i problemi sono più di uno: a partire dai docenti in numero ridotto per finire alle strutture scolastiche da adeguare . Per questo le rassicurazioni del governo sulla ripresa dell’attività scolastica a tempo pieno non possono non tener conto dei numeri relativi alle previsioni di spesa: occorrerebbero 2,8 miliardi di euro l’anno e 50 mila nuovi posti di lavoro nel complesso. Oltre ad un miliardo di euro di investimento iniziale per approntare i locali di mensa e laboratori.

Primi interventi al Sud, ma anche al Nord non sono pronti

I calcoli sono stati diffusi dalla rivista specializzata Tuttoscuola la quale ricorda che finora quella del tempo pieno è stata una marcia continua, ma lenta, con un incremento che è stato mediamente di un punto percentuale all’anno. Italia a due velocità anche in questo caso a voler considerare che nel 2008-09 le regioni del Sud registravano il 9,8% di classi organizzate a tempo pieno e che nel 2019-20 la percentuale è stata del 20%.

Questo mentre il numero di alunni che scelgono il tempo pieno tende ad aumentare. Attualmente, in base ai dati 2019/20 del ministero dell’Istruzione, frequentano il tempo pieno nella scuola primaria 923.196 alunni, il 37,8% dei 2.443.889 iscritti.

Scarsità di docenti

Altro tasto dolente, come detto, è il personale docente in sofferenza. Per assicurare il tempo pieno in tutte le attuali 128.148 classi occorrerebbe che, oltre alle 46.403 (36,2%) già funzionanti a tempo pieno, anche le restanti 81.745 venissero riorganizzate “full time”, calcola Tuttoscuola. Per questa riorganizzazione l’organico docenti – attualmente di 193.265 – andrebbe incrementato di 49.015 unità, assicurate al 50% dalle graduatorie di merito dei concorsi e per l’altra metà dalle graduatorie ad esaurimento. Nelle more delle immissioni in ruolo potrebbero supplenti annuali a ricoprire la lacuna.

Sul fronte dei costi? Poiché in base all’attuale contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola il costo per docente all’inizio di carriera è di 31.227 euro lordi annuali comprensivi degli oneri riflessi a carico dello Stato, il costo per anno sarebbe quasi di un miliardo e 531 milioni. Senza considerare, sottolinea la rivista specializzata, che il passaggio al tempo pieno richiedendo una nuova modalità di organizzazione e di gestione didattica non si improvvisa ma necessita di adeguati momenti formativi per decine di migliaia di insegnanti.

(Fonte il Sole 24 Ore)

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