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Nord: mancano insegnanti! Convocazioni da messa a disposizione

Sono rientrati in classe oltre 800mila studenti delle superiori, in quasi tutte le regioni seppur al 50% e fino ad un massimo del 75% .

Sebbene gli studenti delle secondarie stiano rientrando in classe, sono ancora molti i docenti che mancano all’appello, come ogni anno, le scuole si trovano in grande difficoltà subito dopo il rientro dalle festività natalizie: proprio in questo periodo si registra una grande astensione dal servizio, poiché molti insegnanti sono in congedo parentale, oppure in malattia o in aspettativa.

Per non parlare di tutti quei docenti, che per via del covid si vedono costretti a ricorrere alla malattia, andando purtroppo a peggiorare il problema delle cattedre vacanti soprattutto nel Nord Italia.

Gli uffici scolastici si ritrovano con l’acqua alla gola, dovendo colmare il gap di cattedre vacanti e aule scoperte. La scuola ha l’obbligo di garantire la continuità delle lezioni e quindi i Dirigenti Scolastici devono trovare in pochissimo tempo supplenti.

Soprattutto nel Nord Italia, sono molte le classi scoperte e gli istituti in cerca di docenti. Gli insegnanti chiamati tramite graduatoria sono risultati insufficienti a occupare tutti i posti vacanti delle scuole del nord Italia.

I Dirigenti Scolastici sono alla  ricerca di docenti, anche privi di abilitazione e appena laureati.

Il modo più rapido e veloce per reclutare docenti che vadano a coprire questi posti è la domanda di Messa a disposizione. La MAD, infatti, è un’autocandidatura che l’aspirante docente invia ai Dirigenti Scolastici di varie scuole e tramite questa rende nota la sua disponibilità a ricoprire incarichi di docenza.

La domanda di messa a disposizione è legalmente riconosciuta dal MIUR ed è un modo semplice e veloce per ottenere una supplenza.

Possono presentare domanda di Messa a Disposizione tutti gli aspiranti insegnanti in possesso dei requisiti minimi per l’insegnamento, cioè una Laurea o un Diploma che diano accesso a una o più classi di concorso. Possono presentare la MAD anche i docenti già iscritti alle graduatorie di I e II fascia GPS.

La MAD non è solo per gli insegnanti, ma anche per il personale ATA. Infatti tramite questa i Dirigenti Scolastici non solo prendono in considerazione docenti curriculari e docenti specializzati, ma anche Assistenti Tecnici, Assistenti Amministrativi, Collaboratori Scolastici e altri ruoli.

La domanda di Messa a Disposizione  è lo strumento con cui aspiranti docenti e collaborati scolastici possono presentarsi e farsi conoscere a tutti i Dirigenti Scolastici, anche di più province e regioni. Una ghiotta opportunità per coronare il sogno di lavorare nel mondo della scuola.

Inviare la propria MAD è consigliabile per aumentare le proprie possibilità di ottenere un impiego a scuola. Sia le graduatorie dei docenti, che quelle del personale ATA non bastano a coprire il fabbisogno scolastico e in caso di necessità il Dirigente Scolastico farà ricorso a tutte le candidature spontanee che avrà ricevuto tramite MAD.

JobUp è a disposizione per aiutare a inviare le domande.

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ATA, aggiornamento graduatorie terza fascia: ecco la bozza di tabella di valutazione dei titoli.

In via di definizione la tabella dei titoli per l’aggiornamento delle graduatorie di terza fascia del personale ATA. Le graduatorie saranno valide fino all’anno scolastico 2023/24.

Il Ministero ha avviato un confronto con i sindacati circa la definizione dei criteri e le modalità per l’aggiornamento, nonché per la definizione della tabella di valutazione dei titoli validi per l’acquisizione del punteggio.

Pubblichiamo in anteprima la bozza della tabella di valutazione dei titoli. Ricordiamo che trattandosi di una bozza, i titoli validi potrà subire delle modifiche.

I titoli validi vanno da quelli culturali, ad esempio: diploma di laurea, o attestato di qualifica professionale.

I titoli informatici validi vanno da quelli legati all’ECDL ed alla Nuova ECDL, i titoli microsoft, EIPASS, CISCO ed altri che trovate nella bozza. La loro validità va da 0,5 a 0,6 punti

I titoli di servizio invece differenziano le scuole statali da quelle non statali e vanno da un massimo di 6 a 0,5.

Scarica la bozza della tabella di valutazione titoli

Scarica la bozza di aggiornamento delle graduatorie

(fonte orizzontescuola)

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Graduatorie ATA terza fascia collaboratore scolastico. Chi accede con la terza media e a chi occorre il diploma

Graduatorie terza fascia ATA: anche per il prossimo aggiornamento (2021) la licenza media sarà titolo d’accesso solo se già inseriti negli elenchi e mai cancellati. Se si è saltato qualche aggiornamento, non ci si potrà reinserire con diploma secondaria I grado, occorre diploma secondaria II grado anche per il profilo di collaboratore scolastico. 

Il nuovo aggiornamento delle graduatorie ATA terza fascia è previsto per il 2021. Le graduatorie di circolo e di istituto di III fascia hanno validità triennale. Le ultime bandite nel 2017 avranno validità fino al 2021, per effetto della proroga con decreto prot. n. 947 del 01/12/2017.

Titolo di accesso collaboratore scolastico

L’ultimo D.M.(640/2017) inerente le Graduatorie di circolo e d’istituto di terza fascia ATA ha chiarito che i titoli culturali di accesso al profilo professionale di Collaboratore scolastico sono:

diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale, diploma di maestro d’arte, diploma di scuola magistrale per l’infanzia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/o diplomi di qualifica professionale, entrambi di durata triennale, rilasciati o riconosciuti dalle Regioni.

Eccezioni

Le sole deroghe del titolo di studio d’accesso nelle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia del personale ATA sono:

  • Per coloro che sono inseriti nelle graduatorie di circolo e di istituto di 3 fascia vigenti nel triennio scolastico precedente, restano validi, ai fini dell’ammissione per il medesimo profilo professionale, i titoli di studio in base ai quali avevano conseguito a pieno titolo l’inserimento in tali graduatorie;
  • Hanno titolo all’inclusione nella terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto gli aspiranti che, (fatto salvo quanto previsto dal precedente comma 3), siano già inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti di cui all’art. 554 del D.Lvo 297/94 o negli elenchi provinciali ad esaurimento o nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di collaboratore scolastico di cui al D.M. 75/2001 e D.M. 35/2004 corrispondenti al profilo richiesto, sono validi i titoli di studio richiesti dall’ ordinamento vigente all’epoca dell’inserimento nelle predette graduatorie e/o elenchi;
  • Hanno titolo, altresì, all’inclusione nella terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto gli aspiranti che abbiano prestato almeno 30 giorni di servizio, anche non continuativi, in posti corrispondenti al profilo professionale richiesto, sono validi i titoli di studio, in base ai quali legittimamente è stato prestato il servizio richiesto, previsti dall’ ordinamento all’epoca vigente.

Dunque se l’aspirante ha mancato un aggiornamento/rinnovo delle graduatorie, non ha almeno 30 giorni di servizio oppure non è inserito nelle graduatorie provinciali permanenti di cui all’art. 554 del D.Lvo 297/94 o negli elenchi provinciali ad esaurimento o nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di collaboratore scolastico di cui al D.M. 75/2001 e D.M. 35/2004, non ha titolo d’accesso nelle graduatorie di III fascia con la sola licenza media.

(fonte orizontescuola)

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Iscrizioni contemporanea ad Università ed al TFA: verso il si

In approvazione emendamento dell’on. Alessandro Fusacchia che consentirà iscrizione contemporanea a più università, compreso TFA sostegno. Quando sarà approvato cambierà tutto, niente più congelamento mentre sei iscritto ad altre università, bando in primavera.

Seguiranno aggiornamenti sull’iter di approvazione.

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Covid e Quota 100, in pensione altri 27.600 insegnanti

A settembre altro turn over piuttosto sostenuto che, complice l’ennesimo stop ai concorsi legato al virus, rischia di far partire il nuovo anno scolastico con una vera e propria esplosione di cattedre vuote, soprattutto al Nord.

Nessuna fuga dalla scuola per l’effetto combinato paura del Covid-19/opportunità derivante da Quota 100, ma un turn-over piuttosto sostenuto, che – complice l’ennesimo stop ai concorsi legato al Covid-19 – rischia di far partire il nuovo anno scolastico con una vera e propria esplosione di cattedre vuote, soprattutto al Nord.

I numeri del ministero dell’Istruzione

A settembre 2021, secondo i primi dati del ministero dell’Istruzione sulle domande di pensionamento chiuse lo scorso 7 dicembre, usciranno 27.592 docenti (ammesso che tutte le richieste vengano accolte), di cui quasi 16mila con l’anticipo targato Quota 100, a cui si sommano altre 7mila e rotte unità di personale tecnico amministrativo, educatori e insegnanti di religione, per un totale di oltre 35mila unità (all’appello mancano i dirigenti scolastici i cui termini per le domande di pensione scadono più avanti, il 28 febbraio – ogni anno, indicativamente, escono più o meno tra i 4-500 presidi).

Il confronto con l’anno prima

Numeri che rendono le uscite preventivate per il prossimo anno scolastico un po’ più alte rispetto all’anno precedente, quando (fonte sempre ministero dell’Istruzione) i pensionamenti dei docenti sono stati 26.327 (quest’anno, quindi, se ne registrano +1.265) di cui 13.429 relativi a Quota 100 (quest’anno +2.550). In due anni, pertanto, sono usciti quasi 54mila professori, di cui oltre 29mila con Quota 100.

Il quadro territoriale

Come spesso accade per il mondo dell’istruzione il quadro territoriale si presenta disomogeneo. Sui 27.592 insegnanti in uscita il prossimo 1° settembre, ben 4.754 si trovano in Lombardia (il 17,23%). Nelle sei regioni del Nord (oltre alla Lombardia, consideriamo Veneto, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna) andranno in pensione, complessivamente, 12.209 insegnanti, il 44,25% del totale.

L’emergenza cattedre vuote

Con un’ipoteca molto pesante in termini di cattedre scoperte-posti vacanti-supplenti da nominare che è possibile intravedere sin d’ora in vista del prossimo anno scolastico. Il primo, si spera, dell’era post-Covid. Specialmente al settentrione dove si concentra oltre il 60% dei vuoti d’organico (coperti da un prof nominato a tempo determinato). Basta tornare indietro di due mesi. Su circa 85mila autorizzazioni ad assumere professori, ne sono andate deserte oltre 66mila. Solo in Lombardia le cattedre non assegnate sono state 16mila e altri 7.500 vuoti hanno colpito sia il Piemonte sia il Veneto. Il risultato è stato un boom di supplenti che, complice l’organico straordinario legato alla pandemia, ha superato le 200mila unità.

I concorsi fermi

Pensionamenti alla mano, l’anno prossimo il copione rischia di ripetersi. L’antidoto principale che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, contava di poter applicare al precariato nella scuola – e cioè le 78 mila assunzioni attese dai due concorsi ordinari/straordinari – ben che vada avrà un effetto dimezzato. A causa delle misure anti-contagio in atto la selezione ordinaria (da 46mila cattedre) non è proprio partita mentre quella straordinaria (da 32mila) si è fermata al 60% dei candidati esaminati. Ma mentre quest’ultima, una volta ripresa, avrebbe comunque buone chances di andare in porto visto che si compone solo di una prova scritta, l’altra – che prevede un test preselettivo, uno scritto e un orale – quasi certamente non ci riuscirà.

Il rientro a gennaio

A proposito di misure anti-contagio, in attesa del protocollo nazionale sulla riapertura del 7 gennaio e dei tavoli prefettizi che dovranno sciogliere il rebus sui trasporti, va segnalata l’ultima precisazione proveniente da viale Trastevere. E cioè che il 75% di popolazione scolastica delle superiori da riportare in aula dopo le festività natalizie va inteso in maniera flessibile: in pratica, può essere applicato «anche per classi, classi parallele, indirizzi». Ciò significa che l’ultima parola spetterà ancora una volta ai dirigenti scolastici.

Eugenio Bruno e Claudio Tucci de Il sole 24 ore

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Primo accesso a NoiPA: 3 step, le istruzioni.

Step 1

L’amministrazione dovrà inserire i dati anagrafici e l’indirizzo mail del lavoratore.

NoiPA con una mail avviserà dell’avvenuta registrazione.

Step 2

Richiesta del reset della password in due passaggi:

  • andare nell’area supporto e richiedere il reset password compilando il form e allegando un documento d’identità valido
  • l’assistenza invia una password temporanea con la quale effettuare il primo accesso a NoiPA

Step 3

Modifica dati personali

Nell’area personale si può scegliere la nuova password e completare i dati personali utilizzando la funzione Modifica dati personali.

Sarà fondamentale comunicare l’indirizzo e-mail alla scuola in fase di registrazione.

Primo accesso con SPID

E’ possibile utilizzare SPID per il primo accesso al portale NoiPA, purché l’amministrazione abbia prima inserito correttamente i tuoi dati anagrafici e l’indirizzo e-mail nel sistema NoiPA.

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Zona arancione, regolarmente operativi dal 7 dicembre

In ottemperanza all’ordinanza del Ministero della Salute atta al contenimento dell’epidemia da Covid 19, si comunica che questa struttura sarà regolarmente aperta al ricevimento dell’utenza da lunedì 7 dicembre.

Pur restando vietati gli spostamenti tra comuni diversi, sono consentiti spostamenti per motivi di studio o per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune. Naturalmente nel nostro caso sono escluse le altre casistiche previste dal DPCM (lavoro, salute ecc.).

Vi aspettiamo per iscrivervi a nuovi corsi di studio o formazione!

Info:

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